INTRODUZIONE
La gelotologia (Comicoterapia) prende le mosse dalla PsicoNeuroEndocrinoImmunologia
(PNEI), la nuova branca della medicina che studia gli effetti delle emozioni sul sistema immunitario.
È una nuova modalità di prevenzione, riabilitazione, terapia e formazione.
La nuova “scienza del sorriso” sostiene che le emozioni positive quali amore, speranza,
fiducia, gioia, ecc. siano potenti alleate della nostra salute; a confermare ciò vi sono ormai
innumerevoli studi.
Spesso i giovani sono refrattari – per la fase evolutiva che vivono – alle intrusioni degli adulti
nelle loro problematiche, nei loro rapporti interpersonali e nei loro conflitti.
Volenti o nolenti gli adulti sono visti come controparte e solo raramente si attua quel famoso dialogo, che è soprattutto tra generazioni, in grado di sbloccare situazioni spesso patogene. Così il Riso, il Comico, oltre alle caratteristiche fondamentali di “riserva” per la salute psicofisica, è un linguaggio connaturato ai giovani, che nei loro rapporti preferiscono lo scherzo, il dileggio, la trasgressione. Usando il grimaldello del Riso si arriva, all’interno del gruppo-classe, a far emergere, affrontare e gestire anche le più nascoste dinamiche interpersonali o le problematiche dei singoli.
Il fenomeno della dispersone scolastica è da tempo sotto l’attenzione del MIUR e della UE.
Secondo della Fondazione Centro Orientamento di Alessandria1 alla base dell’insuccesso scolastico non sono svogliatezza e mancanza di interesse, bensì una combinazione di influenze date dalla situazione sociale, culturale e affettiva-relazionale dell’individuo: in questo senso è forse più opportuno parlare di ragazzi in situazioni a rischio.
Gli studi consigliano un approccio multidisciplinare mediante la collaborazione di diverse esperienze educative e la cooperazione di molteplici progetti d’intervento soprattutto sugli aspetti relazionali: del rapporto docente-allievo
Del resto l’impoverimento dei rapporti sociali all’esterno, la stereotipia dei nuovi modi ci
comunicazione rendono difficile la già complicata fluidità comunicativa: nel gruppo dei pari chi
manifesta emozioni è spesso considerato fragile, nel confronto con chi riesce a rimanere
(apparentemente) distaccato da situazioni emotivamente coinvolgenti.
E’ necessaria, dunque, una vera e propria educazione emotiva, che contrasti l’apatia, il disinteresse, la disumanizzazione.
FINALITA’
– Prevenire la dispersione scolastica.
– Prevenire il fenomeno del bullismo