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LE CAMPANE TIBETANE E IL SEGRETO DELL’UNIVERSO

LE CAMPANE TIBETANE E IL SEGRETO DELL’UNIVERSO

LE CAMPANE TIBETANE E IL SEGRETO DELL’UNIVERSO

Tutto si muove, tutto vibra, niente è in quiete”. Questo grande principio ermetico racchiude la verità secondo cui il movimento è insito in ogni cosa dell’universo”.[1] Tutto è vibrazione. Quest’affermazione si è perduta nel tempo, ma già Pitagora se ne faceva portavoce: “Anche ciò che sembra inerte come una pietra possiede una sua vibrazione con una determinata frequenza”.

Quel che noi chiamiamo materia o energia non è che il risultato di diversi “tipi di movimento vibratorio”. Tutto ciò che è pensiero, dall’emozione alla ragione, dalla volontà al desiderio o manifestazione di un qualsiasi stato mentale, è accompagnato da specifiche vibrazioni.  Poiché ogni pensiero, emozione e stato mentale è accompagnato dal corrispondente grado di vibrazione, esso può essere riprodotto grazie alla forte concentrazione della volontà dei singoli individui o di più persone, proprio come si può riprodurre un tono musicale con la vibrazione ottenuta da uno strumento.

Gli antichi monaci tibetani più di 4000 anni fa, erano già consapevoli di queste dinamiche, pur non avendo le sofisticate tecnologie della fisica quantistica, dicevano che nel suono delle campane tibetane era racchiuso il mistero dell’universo.

Una frase che può sembrare molto altisonante, ma che assume significati diversi se interpretata secondo la cultura orientale o secondo quella occidentale. L’occidentale di fronte a una tale affermazione per prima cosa guarda dentro la ciotola per ispezionarne il contenuto e con perplessità nota che è vuota! La cultura orientale non si preoccupa di cosa c’è dentro, piuttosto da una spiegazione per cui se dentro non c’è niente il mistero deve essere da un’altra parte; il mistero può essere dentro ciò che questi strumenti possono generare. In effetti il mistero è proprio nel suono che generano! Il suono armonico!

Perfino la scienza moderna ha trovato che qualcosa di vero debba esservi sul “rumore” di fondo che indica il “suono dell’universo”, tant’è che la sonda Cassini[2] ha registrato anche la “musica delle sfere”[3]; quindi le conoscenze che ci derivano da un lontano passato che fanno parte di diverse culture, possiedono in sé la verità che la scienza sta lentamente comprendendo. Secondo la tradizione, Pitagora avrebbe per primo udito la sinfonia planetaria, riconoscendo la somiglianza tra i suoni delle sfere celesti e quelli dei colpi di martello sull’incudine. Secondo Tolomeo, la perfezione armonica dei cieli si riflette nelle tre consonanze interne al cerchio dello zodiaco, nel quale le proporzioni musicali scaturiscono dal rapporto tra gli archi sottesi al diametro, corrispondente all’intervallo di ottava, ai lati del triangolo, corrispondente alla quinta, e del quadrato, corrispondente alla quarta. L’uomo stesso è racchiuso in questa circonferenza ove l’armonia dei pianeti, delle stagioni, il canto delle muse agiscono sul microcosmo esterno e su quello interno. L’uomo risuona con il cosmo. I suoni ben proporzionati contribuiscono alla salute dell’anima e del corpo ristabilendo l’equilibro tra le passioni e temperando gli umori. L’equilibrio perfetto è ottenuto sia grazie all’ascolto della musica, sia attraendo l’influsso dei pianeti con composizioni musicali corrispondenti alla struttura armonica del concerto celeste. La tradizione cristiana scorge inoltre nell’ordine armonico delle sfere la possibilità di intraprendere un percorso di ascesa verso il Creatore. L’armonia delle sfere diviene così principio unificatore della realtà. [4]

Le nostre cellule, i nostri tessuti e i nostri organi, sono composti da atomi che vibrano in distinte frequenze. In uno stato naturale di salute dell’essere umano le frequenze vibrano in armonia.”[5] Tale equilibrio può essere perso a causa di tensioni fisiche ed emotive che interferiscono sull’armonia interiore e conducono alla stanchezza, al dolore, alle malattie del corpo, della mente e delle emozioni. Quando il suono fluisce attraverso il nostro corpo agisce sulla sua vibrazione e provoca un riordinamento molecolare. Certe combinazioni armoniche del suono vengono interpretate dal corpo umano come una chiave per ristabilire l’equilibrio interno e il ritorno ad uno stato di salute.

La relazione armonica non ha a che fare con la relazione della musica in quanto scala musicale, ma ha a che fare con l’armonia della fisica che ci dice che tutto ciò che esiste nell’universo vibra, ma non vibra in un modo qualsiasi, vibra in un modo ordinato. Da esperimenti fatti dall’argentino Albert Rabenstein, uno dei massimi esponenti del suono armonico, mettendo dell’acqua all’interno di una campana tibetana e facendola suonare con un arco di violino, a seconda della frequenza generata, nell’acqua si creano delle figure geometriche ben precise, ciò avalla la convinzione che il suono della campana produce un’informazione di tipo ordinato! L’essere umano è fatto principalmente di acqua e quando l’individuo, attraverso la tecnica del massaggio sonoro armonico con le campane tibetane, accoglie la vibrazione ordinata anche le sue cellule per effetto delle leggi della fisica, si dispongono secondo l’ordine naturale della vita.

La dimostrazione scientifica che la vibrazione e quindi il suono influenzano la materia viene anche dalla scienza della cimatica ovvero la capacità del suono fisico di produrre forme, che in prima persona ho visto e realizzato. La cimatica prende forma con Ernst Lorens Friedrich Chladni, fisico tedesco, che produsse delle figure geometriche “acustiche” formatesi con la sabbia cosparsa su una lastra posta in vibrazione mediante un archetto di violino[6]. L’energia sonora agisce sulla sabbia e ne modifica l’assetto disegnando su di essa delle figure geometriche caratterizzate dalla simmetria e dalla armonia delle linee, ogni nota musicale plasma la materia con un disegno corrispondente. Io stesso ho realizzato degli esperimenti di cimatica utilizzando un generatore di frequenze, che posizionato su un piatto vibrante genera delle forme geometriche perfette e sorprendenti!

Grazie a queste nuove scoperte, che scoperte non sono ma si potrebbero semplicemente definire come la luce su ciò che già esiste nell’animo umano, recentemente si sta diffondendo la cultura della guarigione del copro fisico attraverso la guarigione spirituale fondata sull’uso dei suoni armonici.   Una fusione tra fisica e spiritualità.

La tecnica che maggiormente si sta diffondendo è quella del massaggio sonoro armonico che consiste nel far suonare su determinate parti del corpo campane di diverse dimensioni.

La vibrazione generata dalla base della campana penetra in profondità nel corpo, effettuando una sorta di massaggio continuo e concorrendo a mantenere la persona presente e vigile, benché in uno stato di coscienza modificato; il suono-vibrazione manda segnali armonizzanti alle cellule del corpo, che favoriscono il ritorno al loro stato di armonia originario. Il suono delle campane porta l’individuo in uno stato simile a quello che si raggiunge con la meditazione: l’attività cerebrale rallenta, si facilita l’insorgenza di onde alfa e theta, vengono rilasciate beta endorfine; il respiro si fa più profondo, lento e regolare, il battito cardiaco rallenta, l’espressione del volto diviene più distesa, il corpo è meno contratto, diminuisce la sudorazione. La persona entra in uno stato di quiete profonda, di benessere e  “disattiva” la parte più razionale del cervello, lasciando maggiore spazio all’immaginazione e alle emozioni. Tecnica altrettanto efficace nell’ambito del benessere psicofisico sono i bagni di gong, ovvero bagni vibrazionali che favoriscono uno stato di profonda pace interiore. Il suono del gong induce uno stato meditativo, aiuta le persone ad accedere alle parti più profonde di Sè, superando i limiti del pensiero logico. I suoni, rispetto alla parola, riescono a far vibrare più intensamente la parte emozionale e aiutano a recuperare le memorie perdute. Il suono del gong planetario è qualcosa di molto profondo che entra, attraversa e modifica lo stato del corpo umano.

Dalla mia personale esperienza posso dire che i suoni armonici delle campane tibetane hanno un richiamo magico per tutti, anche per le persone affette da disabilità o autismo. Il suono armonico ferma i più irrequieti, li tranquillizza, li mette in una posizione di ascolto e di attenzione, provoca l’immediata distensione muscolare e un rilassamento profondo. Il suono va oltre ogni limite corporeo!

Lavorando ormai da anni con i suoni armonici, spesso mi sono chiesto l’origine di tutto questo benessere, a volte una seduta può cambiare davvero la vita di una persona, non necessariamente perché porta un miglioramento dello stato fisico, ma perché attiva delle risorse dormienti.  Per qualcuno tale attivazione può risultare fastidiosa, ma nel lungo periodo, se accompagnato da una costante ricerca della verità di “chi siamo” e “qual è la nostra missione su questa terra”, può riportare l’individuo ad uno stato di equilibrio con se stesso e quindi con l’universo intero.Il microcosmo rispecchia il macrocosmo e il macrocosmo rispecchia il microcosmo. Noi viviamo in un ecosistema, tutto quello che facciamo fuori di noi si riversa su di noi a livello vibratorio perché l’energia non è statica, ma è movimento e vita.

Lascio un ultimo pensiero che colpisce in quanto legato al concetto di suoni e vibrazioni. Diverse religioni e tradizioni, in primis il Cristianesimo, ci presentano Dio come il creatore di mondi mediante la potenza creatrice del suono. “In principio era il Verbo ed il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio”. Dio parlò e per mezzo della Sua Voce, quindi ovvero una vibrazione che per noi umani è paragonabile al suono della voce, creò tutti i mondi, tutti i regni di natura e tutti gli esseri viventi. Immediata è la connessione al simbolo dell’Om, grafismo appartenente alla lingua sanscrita, che nelle sue varie interpretazioni, contiene anche il significato “Parola Indistruttibile” intesa come verità. Nelle varie produzioni esiste la campana tibetana dell’Om, il cui suono è intenso e incredibilmente prolungato; accompagnare il canto dell’Om al suono dell’Om in un momento di preghiera e meditazione appare davvero un’esperienza divina in cui la mente silenzia, il corpo respira e l’essere sente tutta l’essenza della sua anima.

I suoni armonici, in particolare quelli generati dalle campane tibetane sono l’espressione più profonda della nostra essenza divina. Il senso di pace che si prova dopo aver ascoltato il loro suono o percepito la loro vibrazione sul corpo è qualcosa che difficilmente si può descrivere; forse la sensazione che più si avvicina e quella legata alla parola Amore! Amore per sé stessi, per i propri simili e per l’Universo intero che ci ha generato e di cui facciamo parte!

SILVIO CAPIZZOTO

FOTO DELL’OM (https://simbolisignificato.it/tattoo/simbolo-om)

ARTICOLO PUBBLICATO SULLA RIVISTA: IL CERVO BIANCO


[1]  https://armysoftport.wordpress.com/2015/05/09/tutto-e-energia-vibrazione-frequenza-suono-verbo-energia-vitale/

[2] Progetto NASA del 2016

[3] Wikipedia: La musica delle sfere, detta anche musica universale, è un antico concetto filosofico che considerava l’universo come un enorme sistema di proporzioni numeriche. I movimenti dei corpi celesti (Sole, Luna e pianeti), inoltre, avrebbero prodotto una sorta di musica, non udibile dall’orecchio umano, ma consistente in concetti armonicomatematici.

[4]https://brunelleschi.imss.fi.it/galileopalazzostrozzi/multimediale/LarmoniaSfere.html

[5] Albert Rabenstein fondatore del “Centro de Terapia de Sonido y Estudios Armónicos” Argentina

[6] Entdeckungen ùber die Theorie des Klanges (Scoperte sulla teoria dei suoni)