COSA SUCCEDE SE QUALCUNO CI SPINGE AL RISO ?
Il piacere collegato alla risata, diventa corpo sia nel comportamento che la
risata ci spinge a tenere (emettere vocalizzi, illuminare gli occhi, agitarsi ecc.)
che attraverso la secrezione delle endorfine. Queste, scambiate al termine dello
scoppio di riso, sono dette anche oppioidi endogeni… (la droga fatta in casa!).
Con quali effetti?
Uno, calmante, paragonabile, per esempio, al rilassamento yoga.
Un altro effetto è quello antidolorifico, analgesico, di benessere, come se il
corpo avesse un meccanismo di autodifesa contro l’eccessivo dolore. Quando
capita di infortunarci, infatti, il dolore di quel momento è attutito da una cascata
di endorfine: non è casuale che poi, a freddo, la pena risulti maggiore.
Un terzo effetto ci fa vivere uno stato euforizzante, di attivazione mentale.
L’ultima e più importante di queste azioni, la si riscontra a livello di sistema
immunitario, che dalle mutazioni biochimiche collegate alla risata, riceve
una specie di sferzata energetica oppure riequilibrante.
Tutti i suoi componenti, dalle cellule helper ai natural killers, ottengono stimoli
attivanti e aumenta o stabilizza, da parte degli organi deputati, la produzione
dei vari componenti della risposta immune.
Vista l’importanza di questo neurotrasmettitore, la sostanza delle buone
emozioni, come farne incetta?
Endorfinizziamoci !
Quali sono i comportamenti (e le emozioni conseguenti) che fanno sì che le
nostre ghiandole secernano grandi quantità di endorfine (quindi come facciamo
a rafforzare il sistema immunitario)?
Dando vita nella realtà e nella relazione a tutti i comportamenti che ci danno
piacere, seguendo le nostre inclinazioni: la doccia dopo lo sport, una passeggiata
rilassante di fronte al mare, la connessione con la natura, la musica, le fusa di un
gatto, vivere il sentimento d’amicizia, l’amore fisico e spirituale, il ridere.
Dovremmo prendere l’abitudine di ridere ogni volta che possiamo, dovremmo
introdurlo nella nostra giornata come una fra le possibilità più importanti
per rimanere in uno stato interiore di gioia, allegria, forza, contatto positivo con
se stessi e con gli altri. Un’azione semplice, ma liberatoria e ri-evoluzionaria.