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GEA RIDENS – APRILE 2023

GEA RIDENS – APRILE 2023

GEA RIDENS – APRILE 2023

GEA RIDENS
la lettera di notizie de La Terra del Sorriso 2.0
aprile 2023

In questo numero:

  • Alla fiera del farmaco
  • Buone notizie per i vaccinati
  • Le nostre attività
  • Origini e significato del Teatro
  • Post it assortiti

Carissimi amici,
alcuni di voi ci hanno scritto per capire che differenza c’è tra La Terra del Sorriso 2.0, l’Istituto Homo Ridens, e l’Associazione internazionale Ridere per Vivere.
E’ presto detto: Sonia Fioravanti e Leonardo Spina hanno fondato l’Istituto Homo Ridens (che è un’APS senza scopo di lucro) per i loro programmi di ricerca, documentazione e formazione. Lo presiede Sonia.
La Terra del Sorriso 2.0, invece, si occupa dei programmi di terapia, prevenzione, riabilitazione (ed anche della formazione e di arte); è una SRL e deriva dal progetto di Comunità Ospitale olistica, dismesso da qualche mese. Ne è amministratore Leonardo.
Infine l’APS Ridere per Vivere, nella quale Sonia non riveste alcun ruolo, si occupa di intervenire nel campo sociosanitario con la gelotologia e la clownterapia. La sede più attiva è quella del Canton Ticino; è presieduta da Leonardo.

ALLA FIERA DEL FARMACO

(venghino, venghino siori, la cura più efficaccie!)

di Sonia Fioravanti

Nonostante che tutte le evidenze scientifiche provino che la salute e la malattia delle persone siano soggettive e dipendano spessissimo da fattori non materiali -psichici, emotivi, relazionali- la medicina continua ad essere materialistica, riduzionista, meccanicista, computistica ed anzi, oggi, si pone anche come obbligatoria.

Come si spiega?

Possiamo comprendere questa ideologia medica, purtroppo, in termini economici. Tutta la medicina allopatica è strettamente dipendente dall’industria farmaceutica che è assolutamente disinteressata ad ogni scoperta che riduca il mercato dei farmaci.

Big Pharma ha assoluto bisogno di consumatori di medicine, di tecnologie di cura e diagnostiche costosissime, perché deve fare profitti: è la legge del capitalismo neoliberista.

Poiché le condizioni igienico sanitarie, e la maggior facilità di accesso al cibo rispetto al passato hanno alzato la durata media della vita e la salute generica, oggi il mercato della sanità necessita di nuovi consumatori e quindi crea nuove categorie di ammalati.

Già nel 1976 il presidente della casa farmaceutica statunitense Merck, Henry Gadsden, dichiarò “Il mio sogno è fare farmaci per persone sane”.

Questo non è più un sogno ma una tremenda realtà. Vediamo come sia possibile una tale aberrazione.

I modi sono parecchi: il continuo abbassamento dei valori di normalità (vedi quanto accaduto con il colesterolo, ad esempio); oppure l’anticipo delle diagnosi. Qui il sistema mistifica la parola “prevenzione” e mentre finge di prevenire, in realtà opera diagnosi precoci, spesso spingendo alla medicalizzazione persone che non avrebbero bisogno di cure.

Avete presente la storia del seno di Angelina Jolie?

La vera prevenzione è tutt’altra cosa.

La creazione di nuovi ammalati è veramente palese nel campo della psichiatria, “governato” da un manuale, il DSM, accettato su tutto il pianeta. Nel 1952, il primo DSM – nel quale il termine disturbo veniva utilizzato per indicare una malattia mentale- riportava 112 malattie. Nel 1968 nella seconda edizione, le malattie diventano 163. Nel 1980 esce il DSM III, le categorie diagnostiche erano aumentate a 224. Oggi, alla quinta edizione, le malattie sono 370.

Per ogni nuova malattia, per ogni sindrome o disturbo, è pronto il farmaco approvato. Così ecco comparire l’ADHD per i bambini (curato con farmaci simili alle anfetamine), il disturbo disforico premestruale nelle donne (!!), il disturbo da ansia sociale per tutti.

Su quali prove diagnostiche certe poggiano queste categorie?

Nel 2012 uno psichiatra leader in America, Allen Frances, si auto-accusò di crimini contro l’umanità, per aver creato nuove malattie. Dall’intervista di John Rappoport – “Natural News” – 3 settembre  2012),

Il Dr. Frances afferma: “Beh, certo, se stai definendo il canone di diagnosi dei disturbi mentali per i colleghi e per le case farmaceutiche (che venderanno i farmaci abbinati alle 297 diagnosi del DSM-IV), sei proprio lassù ai livelli di Dio… Ma non c’è alcuna definizione di disturbo mentale. Si tratta di stronzate. In verità, non li si può definire: è praticamente impossibile definirne i confini in maniera accurata.”

L’apoteosi dell’allargamento del mercato si ha oggi con i (cosiddetti) vaccini.

Mediante il (cosiddetto) vaccino (il più possibile obbligatorio) si vendono farmaci a persone sanissime, tramite le politiche statali arbitrarie, antiscientifiche ed antiumane.

Abbiamo visto, addirittura, che si sperimentano farmaci di tipo genico, che non servono affatto ad immunizzare, semplicemente cambiando loro il nome e chiamandoli vaccini.

In questa fase sono gli Stati a pagare il conto, cioè sempre noi cittadini, in contratti segreti, su cui si pone addirittura il segreto militare.

BUONE NOTIZIE PER I VACCINATI

(a cura della Redazione)

Moltissimi vaccinati hanno paura.

Con questo post vorremmo informarli che ci sono sistemi di disintossicazione.

Prima di andare al sodo di questo breve articolo, preciso che i sieri genici sperimentali somministrati a miliardi di persone NON SONO VACCINI, ma farmaci sperimentali.

Le notizie terrificanti dell’aumento della mortalità, dei malori, miocarditi, cancri, infarti, dermatiti gravi, lupus ecc…sono all’ordine del giorno.

Chi è stato così “leggero” dal credere allo Stato, all’industria farmaceutica, agli scienziati da operetta…oppure, chi ha DOVUTO cedere al ricatto del farmaco, sappia che si può riparare.

Ecco il protocollo: potete prendere la NAC ( N-acetyl cisteina) per rimuovere il grafene contenuto nel farmaco spèerimentale (che peraltro sembra che decada entro 6 mesi).

Info su su https://zerospike.org

Molto importante fare una cura di Zeolite (clinoptilolite attivata): si tratta di una sorta di argilla con reticolato atomico molto fitto, per drenare; assunzione per 1 mese (con domenica di pausa) 3 capsule al dì.

Si continua con  Arctium lappa tintura madre (disintossicante fegato-reni) 20 gocce 3 volte al dì; Betula verrucosa linfa 1D (macerato glicerinato) 40 gocce 2 volte al dì.

Il tutto per 3 settimane. (fonti dott. Attilio Speciani e Nexus New Times).

A Bologna c’è il laboratorio Valsambro via Cairoli 2 (tel 051240218) che effettua analisi del sangue in campo oscuro, al costo di 130 euro (non serve richiesta medica).

Fanno anche successiva consulenza e cura nel caso di problematiche legate all’agglutinazione dei globuli rossi.

LE NOSTRE ATTIVITA’

LA PACE IN UN SORRISO

Venerdì 28 aprile, h 10 a Roma al cinema Stardust (via di Decima) con il patrocinio del X Municipio di Roma, L’Istituto Homo Ridens e l’Ass. Int. le Ridere per Vivere presentano un grande evento per gli studenti delle scuole superiori del quartiere.

Leonardo Spina presenterà il suo romanzo verità COMICI SBALORDITI PIONIERI, quando le anime si muovono l’impossibile accade, leggendone anche alcune pagine.

Sarà proiettato CLOWNIN’ KABUL, il docu film che narra la missione di ! Ridere per Vivere! e di 23 clown dottori da tutto il mondo nella guerra dell’Afghanistan.

Seguirà uno scambio di idee ed opinioni sulla pace e sulla guerra.

Per la partecipazione di adulti, che è su invito, scrivere a info@laterradelsorriso.net .

Il libro lo trovate qui:

https://www.amazon.it/Comici-sbalorditi-pionieri-muovono-limpossibile/dp/B0BGKQTTQZ/ref=sr_1_fkmr0_1?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&crid=3MR7SYBYUCIVN&keywords=comici+sbalorditi+pionieri+cartaceo&qid=1664907466&qu=eyJxc2MiOiIwLjA5IiwicXNhIjoiMC4wMCIsInFzcCI6IjAuMDAifQ%3D%3D&s=books&sprefix=comici+sbalorditi+pionieri+cartaceo%2Cstripbooks%2C77&sr=1-1-fkmr0

NASCITA E SIGNIFICATO DEL TEATRO (parte 2° di 2)

di Leonardo Spina

(2a parte di 2)

La “buona idea”, che -restituendo un rito possibile al Dio Dioniso- regalava all’umanità una grandissima conquista culturale, fu il teatro.

In greco Theatron significava “luogo in cui si guarda” ma non si partecipa più direttamente, se non con le emozioni, violente emozioni che scaturivano dalla narrazione di fatti mitici o storici e, come vedremo, non solo.

Infatti il teatro era concepito in quattro fasi ben distinte.

Il rito (ché di rito si trattava e non di uno spettacolo) comprendeva tre tragedie ed una commedia (o dramma satiresco).

Seguiamo ancora la traccia lessicale: tragedia viene da Tragos la pelliccia del capro sacrificato in onore del Dio (capro espiatorio) e simbolo della purificazione del rito stesso e di chi vi partecipava; spettatori ed attori erano tutti maschi, segno che al “povero” Dioniso la nuova società patriarcale negava una delle sue “basi sociali”: le donne.

Nelle tre tragedie il tragos, era rappresentato da un semidio, un eroe o un sovrano che, a causa del peccato dei peccati, la superbia, veniva colpito duramente dagli Dei o dal Fato (cui anche gli olimpici si sottomettevano).

Mettiamoci ora nei panni di un semplice cittadino di Atene che assisteva al rito: lo chiameremo Antìfane, di mestiere ciabattino, pronto all’alba sulle dure pietre dell’anfiteatro.

La morte (o la perdizione) di un personaggio esponenzialmente più potente di lui, genera nel nostro Antìfane una emozione di paura, un senso di inferiorità, una forte inquietudine. E siamo solo alla prima rappresentazione!

Dopo una breve pausa, magari uno spuntino, ecco svolgersi un’altra tragedia. Sangue, sofferenza, distruzione sono sia sulla scena che pian piano anche nell’animo del nostro ciabattino. Terza rappresentazione: terza tragedia. La morte messa in scena in modo così crudo, quella morte che continua a colpire personaggi come Eracle (Ercole), Agamennone, Medea entra ed occupa l’anima del piccolo Antìfane e lo prostra, lo distrugge.

Poteva il nostro povero calzolaio continuare a vivere in quello stato d’animo? Poteva pensare al domani? Crediamo proprio di no; infatti l’ultima rappresentazione, prima di tornare a casa al tramonto, è una commedia. La radice di questa parola KOM viene proprio dal komos (il rito primordiale di Dioniso), dove sessualità, fertilità e vita erano dirompenti, come abbiam visto.

Nella Commedia non c’è traccia di morte; gli argomenti della rappresentazione sono quelli della vita: l’amore, il sesso, la politica (le cose della polis).

Antìfane deve ridere, abbassare la tensione della giornata, tornare alla carne ed al sangue, quello che circola, non quello che si perde.

La risata sgorga forte dai personaggi più “bassi”, gli schiavi, sotto-uomini, semi-bestie vicine allo stato primordiale della Natura che -unici- possono dire la verità. Dietro le loro maschere ghignanti gli attori comici (e l’autore dietro le quinte) ricorda al mondo le cose che davvero hanno importanza per la vita.

Al liceo mi spiegarono che la tragedia portava lo spettatore alla catarsi, cioè alla purificazione. Ma non era vero.

E’ tutto il rito che porta alla catarsi. Ancora il lessico ci aiuta a capire meglio: Kathairo -da cui catarsi- significa libero dai mostri.

Ecco: la tragedia ci fa vedere e vivere tutti i mostri dell’animo umano: avidità, superbia, odio, rancore, vendetta… Ma chi ce ne libera è la risata finale che scaturisce dall’azione degli attori comici.

La comica finale, dunque non è stata inventata ai tempi del cinema muto. Ogni spettacolo inquietante dovrebbe avere una comica finale: ci serve per vivere senza ombre oscure.

Il ridere, dunque sta tra la morte e la vita, in funzione di resurrezione.