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Nuove scienze e rievoluzione

Nuove scienze e rievoluzione

Nuove scienze e rievoluzione

di Sonia Fioravanti

“ Hanno deciso di seppellirci … ma non si sono accorti che siamo semi!”.
Wangari Maathai “Mujer Arbol” , premio Nobel per la pace.

La necessità di una ri-evoluzione
Negli ultimi tre secoli l’intera scienza occidentale è stata dominata dal paradigma newtoniano-cartesiano, un sistema di credenze fondate sulla concezione del fisico britannico Isaac Newton e del filosofo francese Renè Descartes. La fisica newtoniana ha così sviluppato un modello meccanicistico che considera l’universo costituito da materia solida fatta di atomi e da spazio vuoto.
La concezione dualistica della realtà di Cartesio tra mente (res cogitans) e materia (res extensa) ha prodotto la convinzione che il pensiero non ha alcun potere sulla materia, tanto meno ne hanno le emozioni o lo spirito, e che la realtà possa essere descritta oggettivamente, senza influenze da parte dell’osservatore. Questo insieme di credenze, di convinzioni e di valori condiviso dai membri della nostra comunità scientifica è divenuto il paradigma dominante che ha influenzato non solo discipline scientifiche come la fisica, la biologia, la medicina ma anche quelle umanistiche, come la psicologia, la pedagogia, l’antropologia, la sociologia. Una delle prime conseguenze è l’impoverimento della ricerca e l’esclusione a priori di elementi che possono mettere in discussione il paradigma stesso: gli scienziati accolgono solo quei problemi che rientrano negli schemi concettuali già esistenti, mentre escludono ipotesi e teorie che li metterebbero in discussione, definendoli talmente poco scientifici da non avere nemmeno dignità di ricerca.

Antichi saperi e Nuove scienze: la rievoluzione è in atto
Numerosi ricercatori e scienziati “indipendenti”, che operano senza allinearsi ai dettami del sistema hanno prodotto una mole davvero interessante di studi che vanno a confermare quanto antiche culture conoscevano e praticavano da tempo: che tutta la materia di cui è costituito l’Universo ha origine ed esiste solo in virtù di una Forza che fa vibrare e tenere insieme le particelle di un atomo. E’ una forza cosciente ed intelligente, a cui ogni ricercatore o scienziato approda quando indaga nel suo campo senza pregiudizi, facendo dell’argomento di indagine il soggetto della ricerca, e non l’oggetto. In questo caso è possibile imparare da ciò che si studia, e la posizione interiore è di grande umiltà, di rispetto e accoglienza del nuovo, anche quando il nuovo che emerge mette in discussione la validità delle convinzioni scientifiche correnti.
Così si sono posti i fisici e matematici Fosar e Bludorf, i fisici quantistici, come Bohm, Satinover, i neurofisiologi come Pribram, biologi come Lipton, i biologi quantistici come Poponin, i matematici come Fibonacci, i chimici come Vogel e tutti coloro medici, psicologi e ingegneri che hanno permesso ai nuovi dati che incontravano di scardinare completamente i loro saperi, ed hanno avuto il coraggio di partire da lì per creare nuove teorie. Scoprendo magari che, quel che a loro sembrava nuovo, era già conosciuto 5000 anni prima.

E’ giusto parlare di incontro tra scienza e spirito?
Il concetto di “incontro” tra scienza e spirito ha senso solo in relazione all’epoca nella quale stiamo vivendo, nella quale la Scienza e lo Spirito vivono contesti, valori e metodologie non solo differenti, ma spesso reciprocamente disconfermanti. Questo fa parte della nostra cultura scientifica attuale, che circoscrive i suoi spazi di ricerca alla materia e le sue metodologie alla ripetibilità della sperimentazione, e che elimina a priori ipotesi che potrebbero mettere in discussione i presupposti stessi su cui si fonda. Lo Spirito non esiste per la scienza, né i fenomeni ad esso correlati, come l’esistenza di vite precedenti, il considerare le pietre, le piante, gli animali dotati di Anima, nè la conseguente interconnessione tra tutte le manifestazioni di vita, né l’ approcciare il pianeta come un organismo che vive e respira.

Stiamo cambiando il paradigma scientifico

Eppure, il compito della scienza è quello di indagare la realtà: non di difenderne a priori un modello. Il suo compito è anche quello di rapportarsi alla realtà senza scinderla in frammenti separati ed opposti gli uni agli altri: quando la scienza diventa ideologia al servizio di interessi economici, politici, sociali o religiosi, essa diviene strumento di distruzione, e non di vita.
Il primo cambiamento necessario per la scienza è quello di accogliere l’esistenza del piano spirituale, e dei fenomeni ad esso collegati.
Occorre cambiare ed ampliare i criteri di indagine, considerando che la coscienza dell’osservatore influenza la realtà osservata fino a determinarne le caratteristiche “oggettive”.
Negli anni trenta si ipotizzò l’esistenza di una particella priva di massa, il neutrino. Nel ’57 i fisici scoprirono prove della sua esistenza, confermate negli anni ’80 dall’individuazione della massa del neutrino. Questo per i laboratori dell’Unione Sovietica. I laboratori degli Stati Uniti, che non credono nell’esistenza del neutrino, non sono mai riusciti a ripetere gli esperimenti, quindi per loro il neutrino non esiste. La situazione è ancora irrisolta.
Una spiegazione c’è: la fisica quantistica ci dice che i fisici non scoprono il mondo subatomico, in realtà lo creano attraverso il loro livello di coscienza.

La scienza dello spirito
Non può esservi un incontro tra scienza e spirito, semplicemente perchè i due piani non possono essere separati. La scienza non può essere un concetto super partes dominante, è necessario andare ad una riunificazione, e concepire una Scienza dello Spirito. Questo porta ad un cambiamento nelle posizioni di scienziati e ricercatori: di fronte alla realtà è possibile porsi solo in posizione di apprendimento. Ciò che si scopre va accolto anche quando questo dovesse portare al ribaltamento dei paradigmi esistenti.

Non siamo all’anno zero
C’è un insieme di saperi che la scienza ufficiale tiene separati ed ignora, ma che costituiscono da tempo una dimensione parallela all’interno del nostro mondo. Ci sono milioni di persone che su quei saperi fondano il proprio piano d’esistenza.
Il fisico D. Bohm :
“…Abbiamo creato l’universo come veicolo di esperienza, e abbiamo creato le leggi che lo governano … ma quando giungiamo alle frontiere della nostra comprensione, dobbiamo essere pronti a mutare quelle leggi, cosicché, mentre procediamo, creiamo anche la fisica.”

Tra le Nuove Scienze…
-Nuova biologia ed Epigenetica; Fisica quantistica; Psicologia energetica; Medicina vibrazionale; Geometria sacra; l’ etnopsichiatria; l’ esopolitica; la nuova storia del pianeta Terra.